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Sagitta

Sagitta
AbbreviazioneSge
GenitivoSagittae
Significatola Freccia
Ascensione Retta19h 50m
Declinazione+18,66°
Visibile dalle latitudiniTra 90° e -70°
Periodo miglioreSettembre
Area
- Total
80 gradi q.
Numero di stelle con
magnitudine apparente < 3
nessuna
Stella più luminosa
- Magnitudine apparente
Gamma Sge
3,47
Sciami meteoricinessuno
Costellazioni confinanti

Sagitta (la Freccia) è la terza costellazione più piccola dell'intero cielo (solo Equuleus e Crux sono più piccole). Era una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo, ed è oggi una delle 88 costellazioni moderne. Ai tempi di Tolomeo, era ancora più piccola, appena 4 gradi quadrati. Il nome non deve farla confondere con la costellazione zodiacale del Sagittario. È composta da stelle piuttosto deboli.

Essendo posta poco a nord dell'equatore celeste, questa costellazione può essere vista da tutta la Terra, tranne che dalle parti più a sud (in pratica, il continente antartico).

Table of contents
1 Caratteristiche
2 Oggetti del profondo cielo
3 Storia
4 Mitologia

Caratteristiche

Alcune delle stelle di Sagitta:

Oggetti del profondo cielo

Storia

In passato, Sham era il nome dell'intera costellazione invece che solo della stella α

Questa costellazione è una di quelle in cui Johann Bayer sbagliò l'ordine, in questo caso degradando la stella più brillante addirittura allo status di γ. Vedi anche nomenclatura di Bayer.

Mitologia

Anche se Sagitta non contiene alcuna stella brillante, molte culture l'hanno riconosciuta come una freccia, tra cui i Persiani, gli Ebrei, i Greci e i Romani. Perciò esistono diversi miti riguardo ad essa. I due più importanti fanno riferimento alle vicine costellazioni di Hercules e dell'Aquila.

Secondo il primo, il Titano Prometeo rubò il fuoco agli Dei e lo portò ai mortali, facendo arrabbiare Zeus così tanto che lo incatenò ad una roccia nel Caucaso, dove un'aquila (rappresentata nell'omonima costellazione) gli mangiava il fegato. Poiché Prometeo era immportale, il suo fegato ricresceva ogni giorno, e l'aquila tornava ogni giorno per mangiarlo di nuovo... Eracle (identico al romano Ercole) lo salvò dalla sua punizione infinita durante la sua Undicesima Fatica uccidendo l'uccello con una freccia e liberandolo.

Un altra storia racconta di come Eracle uccise gli uccelli stymphalian che terrorizzavano l'Arcadia. Gli uccelli stessi erano identificati con le costelazioni Aquila (astronomia), Cygnus e Lyra.

Sagitta è stata inoltre interpretata da alcuni come la freccia di Cupido, o come una freccia scoccata dal Sagittario contro lo Scorpione.


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